L’emergenza pandemica di inizio 2020 ha modificato il percorso delle iniziative di celebrazione del Novantennale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, posticipandone l’avvio e lo svolgimento, ma non l’impegno e l’apprezzamento ricevuto anche oltre lo zoccolo duro dei soci e dei simpatizzanti dell’INU.
Se ne è discusso nei giorni scorsi nel corso di una riunione del Comitato scientifico del Novantennale dell’INU. Il programma delle iniziative, che ha avuto come riferimento e luogo di raccolta di documenti e testimonianze il portale predisposto ad hoc, ha abbracciato in un crescendo di impegno ed entusiasmo circa due anni di lavoro, culminando con la mostra al museo MAXXI di Roma dove in più, dal 23 novembre al 19 dicembre scorsi, si è svolta un’importante serie di iniziative di confronto e approfondimento, molte delle quali fruite anche online: una modalità che era stata sperimentata con successo negli eventi che a partire dalla seconda metà del 2020 avevano segnato la parte iniziale delle celebrazioni: gli incontri “L’INU, le istituzioni, la politica”, “Curando fragilità” e i cinque del ciclo “L’urbanistica duale”.
Patrizia Gabellini, presidente del Comitato scientifico del Novantennale, esprime soddisfazione per l’obiettivo centrato di “avere raggiunto persone che non fanno parte dell’area che tradizionalmente è dell’INU. L’allargamento della platea è stato riconosciuto ed è evidente. La mostra e gli eventi collegati hanno svolto un’importante funzione di traino per il portale, che continuerà a vivere, a essere valorizzato e implementato”.
Si proseguirà quindi, e non solo sul portale. Gabellini spiega: “Presenteremo al Congresso dell’INU, che si svolgerà a ottobre a Bologna, un numero dedicato della rivista Urbanistica che riesca a restituire in maniera meditata i migliori risultati del lavoro che si è svolto per il Novantennale, che è stato di conoscenza e di approfondimento”. Al Congresso sarà presentato inoltre il completamento del video che è stato parte integrante della mostra a Roma (va ancora raccontato il periodo successivo al 1990) e soprattutto si sta valutando la concreta possibilità di ri - allestire nel capoluogo emiliano l’esposizione integrale, così come di renderla itinerante, sollecitando l’impegno delle sezioni regionali dell’INU. Una prima disponibilità è arrivata da quella campana, presieduta da Francesco Domenico Moccia che è anche segretario generale nazionale, che ha individuato come luogo il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli.
Il presidente dell’INU Michele Talia ribadisce l'intenzione di dare seguito e respiro alle iniziative intraprese per il Novantennale “tenendo conto delle prospettive future dell’Istituto, a cominciare dal XXXI Congresso che si svolgerà a Bologna nel prossimo mese di ottobre. E’ il caso di sottolineare che il lavoro svolto negli ultimi due anni ci ha offerto la possibilità di adottare uno sguardo di insieme su questioni che spesso erano già note agli addetti ai lavori, ma che ora possono essere interpretate ricorrendo ad una lettura critica e integrata di cui fino ad ora non disponevamo. Questa consapevolezza si è affermata e ha raggiunto anche persone la cui frequentazione del dibattito urbanistico avveniva finora al di fuori dei tradizionali canali del nostro Istituto. In più, l’impegno straordinario che abbiamo profuso in questi mesi difficili di pandemia ci ha consentito di coniugare la riflessione sul passato con la capacità di interrogarci sul possibile impatto delle iniziative che stiamo ora programmando, individuando sia somiglianze che diversità con quanto abbiamo sperimentato nel corso della nostra lunga storia”.
Andrea Scarchilli – Ufficio stampa Istituto Nazionale di Urbanistica
In apertura una riproduzione dello spazio dove si è svolta la mostra
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